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Colori e profumi di primavera a Roma

Improvvisamente ti accorgi che l’inverno è finito. Non solo l’aria è più tiepida, ma l’occhio scopre d’un tratto nuovi colori : è il lilla del glicine che si arrampica sui muri o i pergolati dei giardini, è il rosso violaceo degli alberi di Giuda che costeggiano i marciapiedi di molte strade o colorano i parchi, è il bianco dei fiori d’acacia e dei fiori di arancio che ti inebriano con il loro profumo in attesa che il pitosforo e il gelsomino si aggiungano a questa sinfonia olfattiva e visiva.

E poi con prepotenza trionfa la rosa, la regina dei fiori.

Conosciuta fin dall’antichità come allegoria dell’immortalità, o del passaggio ad un’altra vita, la troviamo raffigurata nelle tombe egizie e i romani celebravano a maggio le “Rosalie”, presso i luoghi di sepoltura in cui si offrivano rose ai Mani dei defunti, tanto che il roseto fu per lungo tempo sinonimo di cimitero.

I primi cristiani, per non confondersi con i pagani, rifiutarono di onorare i propri morti con le rose. Fu Carlo Magno che, durante il medioevo, obbligò a coltivare questo fiore negli orti dei conventi, recuperandone così il simbolo di preparazione all’eternità.Anche l’Islam contribuì all’elevazione mistica del roseto : per i musulmani il Giardino delle Rose simboleggiava il giardino della contemplazione, era nella “…Rosa pregna del suo profumo, il segreto del tutto”. Intorno all’anno mille un poeta persiano recita : “Se hai due monete con una compra il pane, con l’altra compra rose per il tuo spirito”.

Dedicata fin dall’antichità alle divinità dell’Eros come Iside o Afrodite, la Rosa mantenne anche in epoca cristiana le caratteristiche simboliche della passione e della carnalità. Nel medioevo le prostitute, sacerdotesse dell’amore profano, erano obbligate a portare una rosa al seno, tanto che in Francia erano semplicemente chiamate “roses”.

Ma l’Eros, forza vitale di rigenerazione, offre il suo simbolo nel momento in cui la Natura si risveglia dall’inverno e rinasce per offrire i suoi frutti.

La Rosa, personificazione della primavera, con i suoi attributi di bellezza, desiderabilità, fragilità e tutto il carico di valori simbolici, incarna la ritrovata gioia di vivere, la disponibilità al piacere e l’inizio di una incipiente fertile stagione.

Se tutte le rose, di norma, simboleggiano amore, a colori diversi corrispondono diversi significati. Tale peculiarità fa in modo che la scelta del colore sia importante al fine del messaggio che si intende mandare :

rosa arancio - fascino ;

rosa bianca - amore puro e spirituale ;

rosa gialla - gelosia, infedeltà, declino dell’amore;rosa rosa - amicizia, affetto ;

rosa color pesca - amore segreto ;

rosa rossa - passione d’amore.

Dal 21 aprile - Natale di Roma - Roma offre la possibilità di un tuffo nel mondo delle rose nella splendida cornice del Roseto Comunale ai piedi dell’Aventino.

Si tratta di uno dei giardini più romantici di Roma i cui a maggio ben 1.100 specie di rose sbocciano in un trionfo di colori e profumi che rendono ancora più prezioso un luogo che per natura e collocazione è già magico. Da qui, infatti, si può godere di una splendida vista sul Palatino e sul Circo Massimo dimenticando il traffico cittadino.

Le rose provengono da tutto il mondo, persino dalla Cina e dalla Mongolia. Un particolare settore è riservato alle rose che partecipano al Premio Roma ed alla collezione delle rose che dal 1933 hanno vinto questa prestigiosa manifestazione.

Se siete a Roma, merita una visita !

Caterina Saracchi e Donatella Costa gestiscono LATC a Roma.

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